2021


Leggi in «pdf»


Le fotografie

– Santa Maria della Vittoria a Praga, foto di anonimo, agosto 2021, da Google maps, Street view.

– Particolare del Bambino di Praga dei Carmelitani di Pisa.

– Il Santo Bambino di Santa Maria in Aracoeli di Roma, venerato ritualmente soprattutto durante il periodo natalizio.

– Un santino del Bambino di Praga con la veste rossa e oro delle feste più importanti.

– Il Bambino di Praga a figura intera dei Carmelitani di Pisa, foto di P.I.M., 2021.


Articolo precedente:

«ORGANI E «CIALDONI» alla SS. Annunziata di Firenze»


«Articoli del 2020»

«Articoli del 2019»


Mail della curatrice

Sito personale «qui»



IL BAMBINO DI PRAGA e la
preghiera per gli studi e gli esami


Il “Bambino di Praga” è una statuetta in legno rivestita di cera, di misura di 48 cm, raffigurante il piccolo Gesù che tiene nelle mani il crocifisso e il globo. Si trova nella chiesa dei Carmelitani Scalzi di Nostra Signora della Vittoria a Malá Strana, Praga, Repubblica Ceca. Ispira serenità per il suo atteggiamento benevolo e la ricchezza delle sue vesti. Ne possiede infatti circa quaranta, se non più. Sono tutte di fattura “imperiale”, ovvero riccamente ricamate. Dal 1713 vengono cambiate con regolarità seguendo le norme liturgiche, come si usa per i celebranti: quella verde per il tempo ordinario, il rosso e l’oro per Natale e Pasqua e così via.

La storia del Bambino di Praga è singolare.

Una pia tradizione lo ricorda legato a un monaco che viveva in un monastero abbandonato tra Cordoba e Siviglia in Spagna. Un giorno ebbe la visione di un bambino che gli disse di pregare. Così fece per diverse ore e con fervore; poi ebbe l’impulso di scolpire la figura del bambino stesso.
Un’altra tradizione vuole che la statuetta sia appartenuta a Santa Teresa d’Avila e che da lei fosse donata alla sposa di un nobile boemo, Maria Maximiliana Manriquez de Lara. Quest’ultima a sua volta la regalò alla figlia Polissena von Lobkowicz che la considerò come uno degli oggetti più cari in suo possesso. Da vedova, nel 1628, compì l’ultima e più prestigiosa generosità: donò il Bambino ai Carmelitani di Praga che da allora lo custodirono nel santuario di Santa Maria della Vittoria. Ne ebbero fin da subito gran venerazione tanto che davanti a Lui i novizi pregavano e emettevano i loro voti.
Il 15 novembre 1631, durante la guerra dei Trent’anni, i sassoni saccheggiarono il monastero e gettarono la statuetta del Bambino con le mani rotte in un mucchio di spazzatura. Rimase così sette anni finché nel 1638 padre Cirillo della Madre di Dio la ritrovò e la depose nell’oratorio della chiesa. Un giorno, mentre pregava davanti ad essa, udì una voce:

“Abbi pietà di me e io avrò pietà di te.
Dammi le mie mani e ti darò la mia pace.
Più mi onorerai, più ti benedirò”.

Il pio carmelitano obbedì, fece restaurare la statua e la riportò alla pubblica pietà.
Con il tempo si accrebbero la fama e la devozione, nonostante i periodi più o meno critici della Repubblica Ceca. Ritornati i carmelitani a Praga nel 1993, ne promuovono ancora oggi il culto e la rituale incoronazione la prima domenica di maggio.

Notevole fu anche la diffusione in Europa.
All’epoca in cui era maestra delle novizie, Santa Teresa del Bambino Gesù collocava la statua nel noviziato di Lisieux perché era a conoscenza delle molte benedizioni apportate alle novizie di Praga.
Ma il Bambino ha ricevuto anche dei riconoscimenti papali: Leone XIII istituì la Congregazione del Bambino Gesù di Praga nel 1896, Pio X organizzò la confraternita nel 1913, Pio XI concesse l’incoronazione canonica nel 1924, e Benedetto XVI ha donato una terza corona d’oro con otto conchiglie e numerose perle e granati nella visita apostolica fatta nella Repubblica Ceca nel settembre 2009.

Copie della graziosa statuetta si trovano anche in Italia.
Ne segnaliamo una, di una particolare bellezza, custodita presso i carmelitani di Pisa.
È stata esposta durante la festa del luglio 2021 – e ho colto l’occasione per scattarne una fotografia.
Accanto al Bambino era collocata una preghiera molto appropriata, essendo Pisa città di giovani studenti:


PER GLI STUDI E GLI ESAMI

O Bambino Gesù, che con la tua sapienza hai fatto rimanere attoniti gli stessi dottori della Antica Legge, rivolgi benigno lo sguardo del tuo amore su di me e ti chiedo la tua protezione per i miei studi.
Tu sei il Dio della scienza e sapienza, il dispensatore dell’ingegno e della memoria: vieni in mio soccorso.
Aiutatemi a studiare per corrispondere ai sacrifici della mia famiglia ed a quanto mi aiutano nel mio studio, per corrispondere alle attese in me riposte, per essere di esempio ai miei compagni, per compiere esattamente il dovere del mio stato.
Fa’ che tutte le miei fatiche intellettuali siano indirizzate a Te, che sei il Dio della scienza; sostienimi perché studi senza gelosia od ambizione, ma con il cuore a Te unito; con costanza e con metodo per comprendere e ritenere senza lasciarmi scoraggiare dalla cattiva riuscita, né inorgoglire del successo.
Liberami dalla vana scienza che gonfia e dalla curiosità, dagli inganni delle false teorie e dalla condiscendenza a chi le segue.
Benedicimi, ed aiutami, in modo del tutto particolare, nei miei esami. In quei momenti di ansia e di timore illumina la mia mente, guida la mia penna, ispira la mia parola, perché possa coronare felicemente gli studi intrapresi.
Fa ancora, o buon Gesù, che mi serva nel corso della mia vita delle conoscenze acquisite, per sostenere la religione e la fede, e guadagnare alla tua santa causa i cuori, con la parola e con l’esempio. Amen”.

Paola Ircani Menichini, 18 dicembre 2021.
Tutti i diritti riservati